La vera transizione ecologica avanza: nasce la comunità energetica di Santeramo in Colle
Categoria:
CER
Pubblicato:
Accompagnata dalla consulenza e assistenza tecnica di ènostra, l’amministrazione di Santeramo in Colle ha inaugurato la propria comunità energetica rinnovabile, ufficialmente costituita il 6 giugno scorso. Un segnale importante e incoraggiante che testimonia come alle dichiarazione vuote e inconcludenti della politica istituzionale faccia da contraltare un percorso di transizione energetica reale e concreto sui territori.
Bari, Puglia – Sarà il tetto della scuola materna Gianni Rodari a ospitare il primo impianto fotovoltaico della nascente Comunità Energetica Rinnovabile di Santeramo in Colle, appartenente alla Città Metropolitana di Bari. I primi passi di questo percorso ormai prossimo a concretizzarsi sono stati mossi quasi un anno fa e all’inizio di dicembre 2021 l’amministrazione comunale ha organizzato un incontro preliminare per presentare il progetto alla cittadinanza.
«Abbiamo deciso di promuovere la costituzione di una CER – hanno spiegato gli amministratori di Santeramo in Colle – per produrre energia pulita e ridurre la spesa delle bollette energetiche dei cittadini e delle imprese che ne prenderanno parte. Per farlo abbiamo chiesto supporto alla cooperativa ènostra per lo sviluppo e l’attivazione della comunità energetica e stanziato le risorse necessarie per realizzare un primo impianto fotovoltaico al servizio dei membri della CER».
«Da socio attivo ho sostenuto e accompagnato la CER fino alla sua costituzione, perché sento di dare il mio contributo alla transizione energetica», racconta Vincenzo Sansonetti, socio attivo di ènostra e referente locale della CER, alla cui fondazione il 6 giugno scorso hanno partecipato 26 soci e 5 attività commerciali. «Inoltre, ritengo che la collaborazione tra pubblica amministrazione, enti non commerciali e cittadinanza attiva possa svolgere un ruolo importante per la coesione sociale dei territori».
Come abbiamo spiegato in apertura del nostro dossier pubblicato nei mesi scorsi e dedicato ad approfondire il tema delle comunità energetiche, questa possibilità ha le potenzialità per rivoluzionare non solo il settore dell’energia pulita e rinnovabile, ma anche quello delle relazioni comunitarie: “Unendo aspetti comunitari e aspetti tecnologici, le CER possono essere un punto di saldatura fra le problematiche sociali e quelle ecologiche e aiutarci a superare la famosa sindrome nimby [not in my back yard, non nel mio giardino, ndr] verso le rinnovabili”.