Spesso si sente dire: “Meglio soli che mal accompagnati”. Condivisibile o meno, per un aspirante startupper è fondamentale non essere mai da solo e cercare di formare un team vincente per far decollare la propria startup sostenibile e non solo.
Perchè il team è così importante per la tua startup sostenibile?
Prendiamo una metafora estrapolata dal mondo dell’industria. Per produrre un nuovo prodotto o servizio sono necessarie 2 cose importanti: le materie prime e un processo o macchinario che le trasformi. Le materie prime sono le conoscenze e competenze, mentre il macchinario è il team.
Affinchè il macchinario possa funzionare, tutti gli ingranaggi, cioè i componenti del team, devono lavorare insieme organicamente. Gli ingranaggi non sono tutti uguali: variano per forme, dimensioni e colore, ma si incastrano alla perfezione.
Ecco, un buon team deve essere proprio così: composto da persone con conoscenze e competenze complementari, tutte necessarie allo sviluppo del prodotto o servizio ideato.
Spesso online si trovano articoli e consigli su come creare un “team di successo”.
Attenzione a cosa leggete, perché nel mondo delle startup avere successo è veramente tanto difficile. E’ un mondo caratterizzato dal rischio, dall’incertezza e soprattutto dal fallimento. E’ però vero che formare un buon team permette di ridurre la possibilità del fallimento.
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Come ricercare le figure migliori per il team di una startup sostenibile
La prima cosa da fare è un’analisi interiore. Sì, proprio una analisi interiore. Prendete carta e penna, dividete il foglio in 3 colonne: nella prima inserite le cose sapete fare; nella seconda quelle che non sapete fare; nell’ultima inserite tutte le competenze che servirebbero per sviluppare la vostra idea.
Un confronto tra le tre colonne vi permette già di delineare alcune caratteristiche dei vostri futuri compagni di squadra.
Se non riuscite a trovare tutte le figure necessarie, non vi preoccupate.
A tutto c’è una soluzione. In questo caso, non resta altro che mettersi sui libri è studiare. Per acquisire competenze servono anni di esperienze, ma in una prima fase delle conoscenze approfondite possono essere sufficienti.
Attenzione! Questo non è valido per le figure chiave. Se la vostra intenzione è sviluppare un applicazione, per esempio, è necessario un programmatore.
Non si può diventare programmatori da un giorno all’altro! In questo caso, l’alternativa è pagare un professionista che sviluppi l’app. Vista la scarsità di risorse economiche che si hanno all’inizio, valutate con attenzione la questione.
Una cosa spesso sottovalutata è la compatibilità caratteriale dei componenti del team.
Avere molte “prime donne” può portare a forti contrasti ed un clima interno poco piacevole. Un team è tale se c’è l’impegno di tutti a raggiungere gli obiettivi prefissati insieme.
“Il mio modello di business sono i Beatles: erano quattro ragazzi che tenevano reciprocamente sotto controllo le proprie tendenze negative. Si bilanciavano tra loro. E il risultato era più grandioso della somma delle parti. Questo per me è il business. Le grandi cose nel business non vengono mai fatte da una sola persona. Sono fatte da un team di persone”. Steve Jobs
Ultima caratteristica fondamentale per un componente del team è la passione per il progetto.
Componenti poco appassionati potrebbero abbandonare la barca nei momenti di difficoltà oppure non dedicarci abbastanza tempo ed energie. La passione sicuramente non annulla la fatica e lo stress, ma rende più sopportabile qualunque sacrificio.
“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Confucio
Dove ricercare le figure più adatte per una startup
Viste le caratteristiche principali che un futuro componente del team deve avere, non rimane che capire dove intercettare queste figure. E’ giusto premettere che non è semplice individuarle.
Ci sono pareri discordanti riguardo al coinvolgimento degli amici nel team.
C’è chi sottolinea il fatto che una maggiore conoscenza reciproca permetta di lavorare meglio insieme e conoscere i rispettivi punti deboli e potenzialità. Altri sottolineano invece la minore obiettività e spesso un livello di competenze più basse.
Dare un giudizio positivo o negativo in assoluto risulta difficile. Ci sono pro e contro per entrambe le posizioni. Il consiglio è di valutare sempre caso per caso: regole universali nell’ambito della socialità sono impossibili.
In un primo step, cercare all’interno della compagine degli amici e dei conoscenti può agevolare effettivamente il lavoro di ricerca. Cercate però di essere il più obiettivi possibili, valutando tutti gli aspetti positivi e negativi di ciascuno e cercare di capire quale sarebbe l’acquisto migliore per il vostro team.
Terminato questa ricognizione e individuati eventuali futuri componenti, non resta che cercare le restanti figure sui social o all’interno di HUB di innovazione.
Su Facebook e Telegram esistono molteplici gruppi dedicati alle startup ed in particolare alla ricerca di figure da inserire nei team. Molti però, anche in fase iniziale, richiedono uno stipendio concordato.
Avrete sicuramente la possibilità di incorporare nel vostro team una persona con esperienza, ma rimane il problema della scarsità di risorse economiche iniziali.
Anche sui gruppi delle singoli corsi di laurea è possibile trovare persone potenzialmente interessate.
La maggioranza degli studenti universitari è alla ricerca di esperienze professionalizzanti ed quindi probabile che ci mettono anima e corpo nel progetto. D’altro canto, spesso hanno poche competenze e devono essere spesso seguiti.
Anche gli HUB di innovazione possono essere un luogo ottimale per ricercare delle figure.
Cresciuti di numero negli ultimi anni, si trovano ormai in tutte le principali città italiane. Molti, tra i vari servizi, offrono delle vere e proprie community di innovatori, pronti a mettersi in gioco alla prima occasione. Tra loro è nato recentemente il NeXt HUB.
Il NeXt HUB di NeXt – Nuova Economia per tutti è una comunità di innovatori che racchiude al suo interno realtà eterogenee accomunate dalla voglia di sperimentare attività e progetti condivisi e sostenibili. Nata dalla decennale esperienza di NeXt – Nuova Economia per Tutti nella costruzione di reti multi stakeholder, la comunità ha l’obiettivo di connettere i soggetti aderenti, in una logica generativa di domanda/offerta, per rispondere alle esigenze dei territori. Alla logica di rete segue una metodologia di open innovation e crowdsourcing, che comprendono metodi di co-progettazione e di risoluzione “aperta”, che si basano su idee, risorse e competenze tecnologiche e/o di processo provenienti dalla rete.
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