Sostenibilità integrale e governance inclusiva. Il ruolo del Premio Bilancio 2025 per la transizione aziendale
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L’edizione 2024 del Premio Bilancio di Sostenibilità ha visto il coinvolgimento di 256 imprese presenti in 62 province diverse e 18 regioni.
Le imprese coinvolte nei percorsi di accompagnamento post Premio Bilancio hanno dimostrato lo stesso livello di consapevolezza nei primi due pilastri (E ed S) ma non la stessa qualità di misurazione (sbilanciata più verso le tematiche ambientali e meno su quelle sociali). Il pilastro G è quello che registra punteggi più bassi, in quanto non ancora pienamente codificato a livello normativo per raggiungere una direzione di una governance partecipata ed inclusiva
Nell’edizione 2025 la sostenibilità riguarderà una platea di interlocutori ancora più grande perché le scadenze saranno sempre più stringenti:
- 01/01/2024: è scattato l’obbligo per le grandi imprese quotate e di interesse pubblico (con più di 500 dipendenti).
- 01/01/2025: saranno obbligate le grandi imprese non ancora soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali), con primo report nel 2026.
- 01/01/2026: l’obbligo si estenderà alle PMI quotate (ad esclusione delle microimprese).
Con questi riferimenti in Europa si passerà da 10.000 a 50.000 imprese. Questo percorso coinvolgerà indirettamente anche tutte le PMI presenti nelle filiere delle aziende che saranno obbligate e che rischiano di trovarsi in difficoltà perché non pronte a questo tipo di accelerazione in materia di rendicontazione non finanziaria.
Il percorso di valutazione ESG risulta un formidabile incentivo perché unisce il tema della reputazione a quello di accesso al credito bancario e di sanzioni economiche che rendono tutto più stringente (se si pensa anche solo ai fondi ESG a livello internazionale, il loro valore economico ammonta a 23 trilioni di dollari).
Ma ogni incentivo rischia di avere effetti negativi se non vengono accompagnati da percorsi culturali.
Il Premio rappresenta proprio questo: una spinta gentile a questo percorso di sensibilizzazione condivisa non solo per premiare le migliori esperienze e i migliori strumenti di rendicontazione non finanziaria ma anche per supportare l’analisi e supportare un percorso di miglioramento continuo.
I 30 indicatori sostenibilità integrale che NeXt Economia ha elaborato con le sue 50 organizzazioni nazionali ha permesso di collegare in un unico sistema di misurazione gli standard ESRS, i domini BES e gli obiettivi SDGS, ed evitare che ci si concentri solo sugli aspetti che sono più semplici da quantificare.
Il Premio 2025 sarà una nuova occasione per conoscere e valorizzare le migliori esperienze italiane di rendicontazione non finanziaria, cercando di aumentare le informazioni e la consapevolezza sul tema.
Secondo la ricerca del 2023 di Oracle e Seth Stephens-Davidowitz, realizzata su un campione di 14.000 persone in 17 Paesi, il 94% di manager ha cambiato il modo di prendere decisioni durante gli ultimi tre anni; il 97% vorrebbe che i dati fossero di maggiore aiuto, ma siamo ancora lontani dal raggiungere i risultati:
- Il 70% degli intervistati afferma che la raccolta e l’interpretazione di così tanti dati è “troppo da gestire” con gli strumenti di analisi attuali.
- Questo è particolarmente evidente nel mondo imprenditoriale. Il 78% dei leader aziendali afferma che le persone spesso prendono decisioni e poi cercano dati che le giustifichino.
- Le persone ritengono inoltre che un’organizzazione che utilizza una piattaforma digitale che coniughi AI e Sostenibilità ESG per prendere decisioni basate sui dati sia più affidabile (79%) e abbia più successo (79%) e che con maggiore probabilità ci investirebbero (76%), collaborerebbero (77%) o ci lavorerebbero (78%).
Per partecipare alla prossima edizione del Premio Bilanci di Sostenibilità basta effettuare la propria candidatura qui www.nexteconomia.org/premio-bilancio-di-sostenibilita-2025/ entro il 31 dicembre 2024.