Una piccola rivoluzione si sta innescando per le aziende e si tratta del Codice per la Pari Opportunità, leggi l’articolo per non farti trovare impreparato e non incorrere in future sanzioni.
I fatti:
Il 26 ottobre 2021 è stata approvata la proposta di legge di modifica del Codice delle pari opportunità, che introduce ulteriori disposizioni volte a favorire l’uguaglianza di genere nel mercato del lavoro.
Non va dimenticato che la promozione della parità salariale è uno dei punti focali della legge che poi si snoda in altri punti, uno su tutti l’applicazione delle quote di rappresentanza di genere nelle società controllate dalle PA.
Cosa cambia per le aziende con il nuovo Codice per le pari opportunità
Prima del 26 ottobre il precedente Codice delle Pari Opportunità obbligava solo le aziende con un numero maggiore di 100 dipendenti a stilare il rapporto, almeno biennale, sulla situazione del personale maschile e femminile, analizzato sotto i punti di occupazione e retribuzione.
- Ora la soglia dell’obbligo scende a 50 dipendenti e il rapporto deve essere biennale, con la facoltà per le imprese di minori dimensioni di stilare la relazione su base volontaria.
Questo cambiamento coinvolgerà oltre 20.000 nuove imprese che dovranno fare fronte alla sfida.
Perché è necessario il Codice per le Pari Opportunità
Il divario di genere è un chiaro segnalo di come ad oggi vi sia un’effettiva assenza di parità tra uomini e donne all’interno del mercato del lavoro.
Analizzando i dati che fanno riferimento alla finestra temporale del 2020 l’Italia ha segnato un triste primato:
- il 48,5% della popolazione femminile è occupato, peggiore solo la Grecia con il 14% in meno.
A questo si aggiunge che nel settore privato le differenze salariali tra uomini e donne sono del 17% contro la media europea del 14%.
Alcuni dati sulle disuguaglianze salariali
Il lavoro di David Card, Premio Nobel per l’economia 2021, ha messo in luce alcuni fattori sostenendo la teoria secondo la quale le diseguaglianze salariali all’interno delle aziende sono dirette responsabili delle disuguaglianze di genere.
Per questo il Codice delle Pari Opportunità punta ad evidenziare la trasparenza in merito all’inquadramento di uomini e donne e a ridurre la disparità.
In Regno Unit questa tipologia di attività ha già incominciato a dare i propri frutti riducendo il differenziale salariale di genere nelle imprese interessate dagli obblighi rispetto a quelle che non lo sono, inoltre le imprese sono state “costrette” ad avviare un piccolo processo di “riforma” delle modalità con cui vengono elaborati gli annunci di lavoro, utilizzando un linguaggio di genere più appropriato o con maggiori opportunità di flessibilità nell’organizzazione del lavoro.