La sostenibilità è un elemento sempre più importante, che ormai le aziende devono prendere in considerazione nei propri processi produttivi.
Un ruolo fondamentale, negli ultimi anni, lo stanno giocando proprio i consumatori, cittadini sempre più esigenti nel valutare gli standard ambientali ed etici dei prodotti che desiderano acquistare e trovare nei negozi preferiti.
Un’economia più sostenibile per ambiente, territori, lavoratori e anche per gli imprenditori è possibile soltanto facendo incontrare domanda (di sostenibilità, di ascolto da parte del consumatore) con offerta (di strategie produttive più sostenibili, responsabili, aperte ai cambiamenti culturali in corso da più di dieci anni).
Lo strumento più utilizzato dai consumatori per ottenere gli standard desiderati nei processi produttivi è quello del cosiddetto Voto col Portafoglio: un premio dato alle imprese sostenibili tramite l’acquisto (con l’utilizzo del portafoglio!) dei loro prodotti.
Un altro strumento valido è il passaparola sui social o a voce: per questo è importante, quando si procede con un acquisto del quale si è totalmente convinti, raccontare a tutta la propria cerchia il prodotto scelto!
Ma facciamo un po’ di ordine: cosa si intende per “sostenibile” e come si può capire se l’azienda lo è o meno?
Un’azienda può essere definita sostenibile se ha un impatto sociale, ambientale ed economico positivo, o potremmo dire virtuoso. Per verificare ciò possiamo effettuare una ricerca online basata sui KPI (key performance indicators), indicatori che ci forniscono dati su quanto un’azienda stia raggiungendo i propri obiettivi in modo efficace.
Tra questi, i 5 indicatori più importanti da considerare sono:
- Conformità: se l’azienda rispetta le leggi nazionali e internazionali.
- Uso dei materiali e performance: la quantità di risorse e materie prime utilizzate, la quantità di rifiuti prodotta e le emissioni che ne derivano.
- Effetti: si riferiscono all’impatto ambientale, alle norme di sicurezza per tutelare i lavoratori e agli incidenti interni accaduti.
- Supply chain e ciclo di vita del prodotto: prende in considerazione il ciclo di vita dei prodotti, dalle materie prime allo smaltimento finale, e ci consente di scoprire se i fornitori utilizzano fonti di energie rinnovabili, se i prodotti sono riciclabili e riutilizzabili e la quantità di CO2 emessa durante il trasporto degli stessi.
- Sistema sostenibile: l’impatto sociale dell’azienda, dal quale si può dedurre la qualità di vita dei suoi lavoratori e degli abitanti dei territori sui quali l’azienda insiste con le sue sedi produttive.
Un’altra fonte di informazione, per noi consumatori, sono i siti delle singole aziende, i loro profili social ed eventuali recensioni online. Tuttavia, l’informazione tramite questi mezzi dev’essere accurata e verificata.
Se da una parte parlare di sostenibilità ha messo in luce importanti problemi dal punto di vista sociale e ambientale, dall’altra è diventata una moda comprare prodotti da aziende sostenibili.
Allo stesso tempo, alcune imprese potrebbero definirsi tali, ma non esserlo realmente, utilizzando strategie di marketing basate sul famigerato greenwashing.