Fiducia, dialogo, trasparenza: l’Autovalutazione NeXt

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Perchè l’autovalutazione NeXt è il giusto mix tra le informazioni sulle caratteristiche aziendali che i consumatori vorrebbero conoscere.

di Valentino Bobbio

Preferiamo un mondo pieno di regole e con controlli incrociati sempre più ossessivi, oppure una
società in cui possiamo vivere e lavorare in un clima di fiducia, e in cui possiamo sostanzialmente
contare su quello che gli altri dicono e fanno?

 

NeXt vuole fare crescere una vera cultura della sostenibilità, intervenendo sull’atteggiamento delle aziende nel quadro di un approccio fondato sulla fiducia, sul dialogo e sulla sburocratizzazione dei rapporti. La nostra vita si fonda sulla fiducia quotidiana nel rapporto con gli altri, fiducia non ingenua, ma sottoposta alla verifica di affidabilità.
Così avviene anche nell’economia: senza fiducia tutto si blocca, e diventa difficilissimo sviluppare rapporti costruttivi.

E infatti, crescono i sospetti, e per difendersi clausole giuridiche sempre più complicate, che aprono la strada a nuovi aggiramenti ed elusioni. E’ nostro interesse non irrigidire la nostra vita, ed anche l’economia, con norme e clausole sempre più numerose, che non riescono neppure a tutelarci, ma ci appesantiscono soltanto.
Invece, un clima di fiducia fa crescere l’economia e piace anche alle aziende, sempre più consapevoli che un loro comportamento responsabile – fondato su un’analisi attenta e su una valutazione delle conseguenze sociali e sull’ambiente delle strategie aziendali e su programmi coerenti di miglioramento verso una vera sostenibilità – è il migliore antidoto alla crescita dei
vincoli formali e burocratici.

L’autovalutazione partecipata è utile anche alle aziende

NeXt, consapevole del grande valore e della necessità di un clima di fiducia nella vita quotidiana e nell’economia, propone alle imprese di autovalutarsi e parte da un atteggiamento di fiducia nei loro confronti, purché si aprano al dialogo con i cittadini, e si sottopongano quindi al controllo dal basso. Per questa ragione l’autovalutazione proposta da NeXt è partecipata. In cambio, alle imprese responsabili viene offerto il sostegno di mercato attraverso il voto col portafoglio, promuovendo gli acquisti responsabili dei cittadini, sia attraverso EyeOnBuy che attraverso i Cash Mob Etici.

Tutto questo costituisce un grande cambiamento di approccio, che genera valore per la società e per le imprese, accrescendo nella società il clima di fiducia e la sburocratizzazione dei rapporti, sempre più fondate sulla sostanza e non sulla forma, superando la pura finalità di apparire sostenibili. L’autovalutazione di NeXt costituisce per le imprese anche un percorso di autoeducazione ed uno stimolo di miglioramento continuo attraverso le suggestioni ed indicazioni (gratuite!) che derivano dal dialogo con i cittadini e gli stakeholder.
L’autovalutazione viene ben accolta dalle imprese più impegnate, quelle che intraprendono un percorso serio e responsabile verso la sostenibilità e che sono disposte a mettersi in piazza e dialogare. Infatti, un’azienda che bara con l’autovalutazione paga, perché il suo vero comportamento emerge e viene penalizzato dai consum-attori. Per tal motivo un’azienda della “vecchia economia” non può rischiare di fare l’autovalutazione.

Lo strumento dell’autovalutazione partecipata delle aziende sul loro livello di sostenibilità è stato elaborato da NeXt e progressivamente affinato nel tempo, ed ha visto recentemente l’estensione al Terzo Settore, ai Comuni ed alle Scuole.

L’Autovalutazione è sugli aspetti veramente importanti

Invece di proporre l’autovalutazione su una grande molteplicità di item, abbiamo scelto un’autovalutazione leggera ma sostanziale, che riguarda pochi aspetti veramente importanti, perché vogliamo cogliere ed indicare ai cittadini consum-attori l’atteggiamento, la cultura e lo spirito di fondo dell’azienda, che poi si manifesta nel suo operare. Un albero buono non può dare frutti cattivi. Per questo motivo NeXt ha passato molto tempo ed impegno per individuare le caratteristiche ed i comportamenti fondamentali di un’impresa sostenibile, e comprenderne le grandi traiettorie che ne delineano il percorso.

NeXt ha così scelto per l’autovalutazione pochi aspetti, cinque per ogni area, ma indicativi dell’atteggiamento di fondo dell’azienda. Le aree di autovalutazione sono sei, due interne all’azienda: Le persone e l’ambiente di lavoro e Il governo dell’organizzazione; due lungo la filiera economica: I rapporti con i cittadini/consumatori e La catena di fornitura; due relative al contesto:
I comportamenti verso l’ambiente e I comportamenti verso la comunità locale. Chiediamo alle imprese che si autovalutano di segnalare anche, per ogni punto le motivazioni del punteggio attribuitosi, citando documenti probanti anche attraverso link, per agevolare il dialogo ed il confronto con i cittadini. Tale processo di autovalutazione è affidabile nell’indicare che l’azienda ha scelto una cultura economica sostenibile.
Se diamo in partenza fiducia alle imprese, chiediamo anche loro di sottoporsi – in merito ai contenuti dell’autovalutazione – al riscontro dei cittadini consum-attori e delle organizzazioni della società civile. Il dialogo tra imprese e cittadini che ne consegue, approfondisce i concreti comportamenti e quegli impegni di fondo dell’azienda che ne denotano la sensibilità verso la sostenibilità sociale ed ambientale.
Il dialogo con i cittadini, le loro osservazioni e domande, i loro reclami sono tutti momenti importanti di verifica della fiducia e di costruzione di una credibilità dell’impegno aziendale e del percorso verso la sostenibilità. Per le aziende è, infatti, essenziale non dilapidare il capitale di credibilità, che sostiene il loro mercato. I cittadini – attraverso il Portale EyeOnBuy messo a punto da NeXt quale luogo di dialogo tra cittadini ed imprese autovalutate – possono così scegliere beni e servizi delle aziende che si aprono ed espongono al dialogo ed al giudizio dei propri stakeholder, in tal modo premiandole e sostenendone le strategie di sostenibilità.

L’autovalutazione di NeXt confluisce nell’algoritmo di EyeOnBuy, che è costruito sommando il punteggio dell’azienda con la sua capacità di dialogo e di affrontare concretamente i reclami dei cittadini. Il valore che ne deriva, offre ai consum-attori una indicazione attendibile dell’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e di quanto sia meritevole di sostegno di mercato.
In conclusione, NeXt ritiene che il dialogo aperto e franco tra imprese e cittadini responsabili ed attenti, pronti a sostenere le vere strategie di sostenibilità, può dare una spinta decisiva al cambiamento profondo verso un’economia più giusta ed attenta alla persona ed all’ambiente. Noi siamo la domanda del mercato, le nostre scelte di acquisto ed investimento sono indispensabili per le imprese, e noi abbiamo gli strumenti per dare la spinta decisiva per una società migliore.


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