Il percorso targato NeXt per portare i giovani a redigere il loro appello contro i cambiamenti climatici per il Parlamento Europeo
La Giornata Mondiale della Terra è una delle prime “giornate mondiali” approvate, che prese vita nel lontano 1970. Nata in un periodo di contestazione e profondi mutamenti, oggi è quanto mai attuale, ricordandoci che abbiamo un solo pianeta dove vivere e che dobbiamo prendercene cura.
Anche quest’anno, Earth Day Italia raccoglie il messaggio dell’associazione internazionale in difesa e a salvaguardia del Pianeta puntando alle nuove generazioni, alle famiglie, perchè oggi più che negli anni ‘70, il cambiamento culturale verso un’economia che rimetta al centro le comunità e i loro bisogni è una priorità.
Cavalcando il tema della Giornata Mondiale della Terra 2019 – i cambiamenti climatici – Earth Day organizza una settimana intera di eventi dedicati alla sostenibilità presso il Villaggio per la Terra, allestito anche quest’anno all’interno del parco di Villa Borghese. Si inaugura mercoledì 22 aprile con il concerto gratuito di Carmen Consoli e Marina Rei, Mirkoeilcane, Eva Peverello e Paolo Benvegnù sulla terrazza del Pincio e a seguire – dal 25 al 29 aprile – una serie di eventi e stand di informazione e animazione “dal basso” dedicati alla salvaguardia della Terra e alla lotta ai cambiamenti climatici, che strizzano l’occhio al mondo dei giochi, per coinvolgere attivamente famiglie, giovani e adulti di ogni fascia di età.
Il 29 aprile, giornata di chiusura, sarà dedicato all’appello degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani, documento che sarà consegnato al nuovo Parlamento Europeo eletto a maggio.
Un appello costruito seguendo le sensazioni, i consigli e le proposte concrete dei quasi 100 ragazzi presenti alla Link Campus di Roma il 12 aprile, insieme con NeXt. Nella mattinata, gli studenti selezionati dalle scuole di tutto il Lazio si erano misurati con la contrattazione democratica, in un simulation game che ha fatto loro indossare i panni degli ambasciatori e dei governatori dei principali Continenti: Stati Uniti, Cina, India, Europa, Paesi in via di sviluppo, Paesi sviluppati; dei lobbisti dei combustibili fossili e degli organi di stampa.
Nel pomeriggio, i ragazzi si sono ri-suddivisi in 4 gruppi: Pianeta (ambiente); Prosperità (sviluppo economico); Persone (società) e Pace, grandi aree tematiche fortemente influenzate negli ultimi anni dai cambiamenti climatici. Il tema di formazione NeXt li ha guidati nella redazione dell’appello, seguendo i passi fondamentali del Canvas NeXt: rilevamento dei problemi, condivisione, albero di analisi dei problemi, lista delle possibili soluzioni, attività da realizzare per conseguire la soluzione condivisa.
Questa metodologia ha portato i suoi frutti nelle 3 ore successive: i ragazzi si sono posti in modo critico e costruttivo nei confronti dei temi scelti da Earth Day Italy e si sono misurati con i reali problemi, che nella vita quotidiana i cambiamenti climatici possono dare ai giovani e ai cittadini in generale.
Dopo la condivisione interna a ciascun gruppo, infatti, i problemi emersi dai 4 gruppi parlano di benessere ed educazione alimentare, indifferenza e disinformazione, scarsa cura delle aree verdi, poca umanità diffusa e scarsa consapevolezza di se’ e degli altri.
Questi i temi sui quali i ragazzi sono andati a calibrare delle precise e concrete richieste al Parlamento Europeo, generando “dal basso” il corpo centrale di questo appello che speriamo abbia l’attenzione che merita.
Ecco dunque le proposte dei giovani, che saranno corpo centrale dell’appello al neo-eletto Parlamento Europeo e che presenteranno i protagonisti sul palco del Villaggio per la Terra il 29 aprile, in compagnia di Mario Tozzi: richiesta di istituire una giornata europea o nazionale dedicata all’educazione alimentare nelle scuole e tra i giovani, una sorta di “food strike” contro il trash food e allevamenti e coltivazioni intensivi; un sondaggio sullo stato del nostro Pianeta e sul livello di informazione dei giovani, corredato da un sondaggio dei giovani al Parlamento Europeo sulla loro conoscenza dei reali problemi dei Millennials; richiesta di riconoscimento dei movimenti civici, per la manutenzione delle aree verdi pubbliche attribuendo ai volontari un “premio” riconosciuto in ore di lavoro o studio dedicate alla collettività.
Proposte che nascono dall’esigenza dei giovani di lasciare una loro impronta positiva nel futuro dell’Europa e perchè no, del Pianeta!