Ti è mai capitato di fare una donazione a un ente del Terzo Settore?
Probabilmente, la risposta è sì. Forse però non sapevi che, prima di donare, avresti potuto dare un’occhiata al suo bilancio sociale!
Ogni ente del Terzo Settore iscritto al RUNTS, infatti, deve rendere pubblico il proprio bilancio sociale, che si rivolge potenzialmente a tutti i soggetti interessati, compreso te! Scopriamo insieme perché è così importante.
Bilancio sociale: a chi si rivolge?
Abbiamo detto che il bilancio sociale degli ETS si rivolge potenzialmente a tutti i soggetti interessati.
Allo stesso tempo, se consideriamo le diverse prospettive dalle quali si può osservare e analizzare questo documento fondamentale, possiamo suddividere i destinatari in quattro tipologie distinte:
- Gli associati, che possono comprendere a) se le strategie sono state elaborate nella maniera corretta b) in che modo esse possono andare incontro a un cambiamento in relazione al mutare del contesto b) e valutare l’operato degli amministratori;
- Gli amministratori, che attraverso l’analisi delle attività passate possono riflettere sui punti di forza e di debolezza emersi nel corso e a seguito delle stesse, in modo da ridefinire la programmazione e valutare nel tempo l’efficacia delle strategie;
- Le istituzioni, che possono acquisire le informazioni sugli enti in ottica di eventuali finanziamenti e collaborazioni, nonché per valutare l’utilizzo dei fondi pubblici;
- I donatori, attuali e potenziali, che hanno la possibilità di ottenere le informazioni relative alle risorse devolute all’ente, per valutarne l’utilizzo in relazione ai fini.
Il bilancio sociale, in sintesi, è quindi rivolto a una pluralità di soggetti, che hanno competenze ed esperienze anche profondamente diverse. Per questo, è fondamentale che esso risulti il più accessibile possibile!
Se ci soffermiamo un attimo su questo passaggio, è semplice intuire perché la questione dell’accessibilità sia tanto importante per il bilancio sociale degli ETS.
Consideriamo questa ipotesi. Un ente ha redatto un documento molto approfondito, ricco di indicatori capaci di valutare ogni dimensione delle attività dell’ETS. Per capire i risultati dell’analisi, però, sono necessarie competenze specifiche di economia, sociologia e perché no, ingegneria ambientale! A chi “può parlare” un documento del genere?
Perché è importante l’accessibilità del bilancio sociale
Ecco, pubblicare un documento che non riesce a parlare a nessuno significa scegliere di gettare al vento delle grandi opportunità, a partire da quella di ingaggiare i cittadini, rendendoli partecipi delle strategie e dei risultati ottenuti dall’ETS.
Un bilancio sociale accessibile è una formidabile risorsa per tutta la comunità. Le analisi contenute nella rendicontazione non finanziaria consentono di raccogliere informazioni molto utili per capire come l’ente si sta comportando in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile: sul piano ambientale, sociale e di governance.
Garantire l’accessibilità del documento è fondamentale affinché tutte le quattro tipologie di soggetti interessati abbiano la reale possibilità di entrare nel merito delle strategie dell’ente, prendere in esame le sue attività e approfondire l’impatto sul territorio.
Non solo: la condivisione delle informazioni permette a tutta la comunità di sviluppare un maggiore potere!
Anche nel caso degli enti del Terzo Settore, infatti, vale la logica del “voto col portafoglio”! Che cosa vuol dire?
Con il voto col portafoglio si fa riferimento a quell’atto di consumo critico che, attraverso l’acquisto di uno o più prodotti, intende orientare il mercato nella direzione di una maggiore sostenibilità integrale.
Per esempio, se in negozio mi trovo di fronte a due possibili passate di pomodoro, non è detto che entrambe le marche che le producono rispettino allo stesso modo i diritti dei lavoratori e dell’ambiente.
Per questo, siamo chiamati a fare una scelta che va molto al di là del mero acquisto. Con il nostro portafoglio, stiamo votando di fatto quale azienda per noi merita di rimanere sul mercato, premiandola per le proprie modalità di produzione!
Come i nostri acquisti, anche le donazioni e tutte le forme di contributo ai soggetti economici devono essere visti come investimenti, e pertanto devono essere responsabili!
Quindi, quando scegliamo di donare a un ETS invece che a un altro – e lo stesso discorso vale per gli investitori/finanziatori, siano essi pubblici o privati – dobbiamo essere informati sul progetto nel quale stiamo investendo!
Ecco, tutte le informazioni che possiamo ottenere dal bilancio sociale sono molto importanti in questo senso: sta a noi decidere di essere responsabili e fare la scelta più giusta!